Il Tufo è la roccia locale che costituisce il substrato di tutto l’abitato di Massafra, più propriamente è la calcarenite, di natura calcarea sedimentaria clastica, formata dalla sedimentazione di particelle calcaree fini delle dimensioni della sabbia nel mare pliocenico da 8 a 2,5 Milioni di anni fa.
I clasti sono spesso di origine biologica, ossia fossili di organismi marini come frammenti di gusci di molluschi, alghe o foraminiferi. La calcarenite è porosa e igroscopica, offre una resistenza meccanica alta alla compressione, ma bassa al taglio, per cui si lascia tagliare facilmente, qualità che è stata apprezzata e sfruttata dai tanti popoli che nel corso di millenni si sono succeduti in tutto l’arco ionico, stabilendovi le loro dimore e sfruttando il tufo per ricavare case, grotte, stalle, pozzi, scale, opifici come tintorie, trappeti, mulini, officine, ma anche chiese rupestri, tanto da suggerire a qualche studioso l’idea dell’insediamento di una civiltà rupestre.
Il tufo è il protagonista principale di tutto il complesso, accoglie e accompagna il visitatore dall’ingresso fin dentro le camere e nei vari locali: è presente sulle volte e pareti delle camere, ma affiora in maniera più vistosa nel nucleo inferiore, dove sono state salvate le pareti nella loro forma originale fin dove possibile. Il colore dominante sia delle pareti ma anche degli arredi e degli accessori è quindi il bianco in tutti gli ambienti, appunto dal tufo bianco, caratteristico del nostro territorio, che ha ispirato il nome della struttura.